Corrispettivi Elettronici: non è vero che il tuo salone può aspettare

Registratore Telematico RCH

“il tema è caldo e sui corrispettivi elettronici gira molta disinformazione.
In questo articolo facciamo chiarezza”.

È finalmente (o purtroppo) arrivato il 1° Gennaio 2020 e con esso è iniziata l’era dei corrispettivi elettronici. In questo articolo andremo a fare chiarezza sugli obblighi dei saloni, le proroghe concesse dallo stato (la famosa “moratoria”) e soprattutto sui rischi concreti che si corrono nel non adeguarsi immediatamente.

Se stai leggendo queste righe, probabilmente non è la prima volta che senti parlare di corrispettivi elettronici, anzi con ogni probabilità stai cercando di trovare delle certezze tra tutte le notizie e (purtroppo) tutta la disinformazione che circola in rete in questi giorni.

Quindi saltiamo tutti i preamboli, andiamo dritti al sodo e analizziamo:

  • se i corrispettivi telematici sono già in vigore o sono stati prorogati,
  • quali sono i rischi concreti che corre chi non si adegua immediatamente
  • le alternative (si, esistono) all’acquisto immediato del registratore telematico.

Se invece non sai cosa sono i corrispettivi elettronici, puoi trovare tutte le informazioni in questo articolo.

I corrispettivi telematici, sono già in vigore?

La risposta è assolutamente Sì. Sono entrati in vigore il 1° Gennaio e da quella data ogni operazione imponibile deve essere comunicata per via telematica all’Agenzia Delle Entrate.

Quindi (per intenderci) tutte le operazioni svolte in salone da quella data, devono essere comunicate allo stato per via telematica. Vedremo nel corso delle prossime righe quali sono le diverse possibilità concesse dallo stato per ottemperare a questo obbligo.

Quindi Non sono stati prorogati?

No. Ciò che è stato concesso dallo stato è una moratoria sulle sanzioni per i primi sei mesi dell’anno, una proroga che però non solleva dall’obbligo della comunicazione telematica.

Ecco in cosa consiste esattamente.

Per tutti i soggetti il cui obbligo di trasmissione decorre dal 1° Gennaio 2020, lo stato ha concesso una proroga di 6 mesi che di fatto li esenta dall’applicazione delle sanzioni se essi, continuando ad emettere i “vecchi” scontrini e ricevute fiscali, trasmettono i dati dei propri corrispettivi giornalieri per via telematica entro il 30 del mese successivo a quello di operazione.

Tale trasmissione telematica va effettuata dai soggetti stessi (o da un intermediario fiscale abilitato) direttamente sul sito dell’Agenzia Delle Entrate, all’interno del portale “Fatture e Corrispettivi”.

Questa soluzione temporanea è stata messa a disposizione dallo Stato a causa dei forti ritardi nella produzione e approvvigionamento dei registratori telematici. Ritardi dovuti alla forte richiesta di dispositivi (si stima che siano oltre 1 Milione i soggetti interessati dalla normativa, quindi 1 Milione di registratori telematici) e che impediscono a molti soggetti di ricevere ed installare il proprio, sebbene ordinato da mesi.

Noi di UALA, consapevoli di tale normativa e prevedendo l’arrivo di questi forti disagi, abbiamo da tempo stretto una partnership con RCH (da sempre N.1 in Italia nella produzione di registratori di cassa). Tale collaborazione ci ha garantito una fornitura sostanziosa di dispositivi, che ci ha permesso di mettere già al sicuro migliaia di saloni in tutta Italia.

Ad oggi tuttavia, anche le nostre scorte si stanno esaurendo e presto non potremo più garantire la fornitura tempestiva del registratore, né le condizioni di prezzo favorevoli che abbiamo fino ad ora offerto.

Rinviare l’acquisto del registratore fa quindi correre il rischio di trovarsi a breve in difficoltà nel reperire un registratore telematico e non solo. Nel prossimo capitolo analizziamo proprio tali rischi.

Ecco cosa si rischia se non ci si adegua subito

Chi non comunica in modo telematico i propri corrispettivi all’Agenzia Delle Entrate, incapperà in accertamenti fiscali e con ogni probabilità a multe e sanzioni (anche molto salate).

Questo perché tutte le entrate del tuo salone devono essere obbligatoriamente inviate all’Agenzia Delle Entrate in via telematica, o con un registratore apposito o con le alternative introdotte dalla moratoria (vedremo bene di cosa si tratta nel prossimo capitolo).

Chi non rispetterà tali obblighi perché deciderà di aspettare giugno, si ritroverà a fine anno con la dichiarazione dei redditi/IVA che non combacerà con quella in mano all’Agenzia. Ciò farà scattare accertamenti fiscali e multe salate nei confronti di tali saloni.

Le alternative (temporanee) all’acquisto del registratore telematico

Chi volesse quindi rimandare l’acquisto del Registratore Telematico, dovrà adempiere ai propri obblighi fiscali in uno dei due modi (non molto comodi) concessi dalla moratoria, entrambi attraverso il sito dell’Agenzia Delle Entrate.

Di seguito sono riportate le possibilità.

La prima possibilità è andare a generare il documento fiscale direttamente nel sito dell’Agenzia Delle Entrate, utilizzando le proprie credenziali (SPID, CNS, ENTRATEL, FISCONLINE ecc) e consegnandolo al cliente in formato cartaceo o digitale (in formato PDF, inviandolo via e-mail, WhatsApp o altro).

La seconda opzione messa a disposizione dall’ADE consiste nell’andare a comunicare i propri corrispettivi (una sorta di compilazione digitale del vecchio registro dei corrispettivi cartaceo), direttamente online entro e non oltre il 30 del mese successivo.

Tutto questo solo e soltanto fino al 30 Giugno; in ogni caso dal 1 Luglio 2020 tutti dovranno utilizzare un registratore telematico.

La verità sulle alternative disponibili: due soluzioni solo temporanee

Iniziamo dalla prima alternativa: compilare il documento online.

Per ogni cliente, al termine del trattamento si dovrebbe:

  1. andare sul sito web dell’Agenzia Delle Entrate,
  2. accedere all’area riservata tramite le proprie credenziali,
  3. compilare il documento manualmente (servizio, importo ecc…),
  4. stampare il documento (utilizzando una vera e propria stampante) o in alternativa inviare il PDF generato dal sistema al cliente (via e-mail, WhatsApp o simili).

Per fare tutto questo, oltre ad un buon quantitativo di tempo, è necessario avere:

  • connessione ad Internet continua. Sia la compilazione che l’eventuale invio al cliente in formato digitale vanno fatte online, quindi è necessario avere sempre a disposizione una connessione alla rete;
  • una stampante connessa al dispositivo (PC, Tablet, Smartphone ecc…) che si utilizza per la compilazione del documento digitale. Sebbene molte clienti potrebbero accettare di ricevere il documento online, è necessario avere sempre un’alternativa “cartacea” a disposizione, per poter consegnare il documento a chi non è abituato all’utilizzo dei dispositivi digitali.

Passiamo ora alla seconda alternativa: compilare i corrispettivi online.

La moratoria indica che si ha tempo fino al 30 del mese successivo per comunicare i corrispettivi in formato digitale.

Ciò vuol dire che giorno per giono si potrà continuare ad utilizzare il vecchio registratore di cassa, rilasciando lo scontrino o la ricevuta fiscale al cliente, per poi andare a compilare il registro dei corrispettivi online (accedendo all’apposita area riservata dal sito dell’Agenzia Delle Entrate), fino alla messa in uso del registratore telematico, entro e non oltre il 30 Giugno 2020.

Sebbene questa opzione possa sembrare la più semplice e ottimale, in realtà è quella più pericolosa e insidiosa.

Questa possibilità è la più inconveniente sia perché potrebbe nascondere dei costi, qualora ci si volesse rivolgere al proprio commercialista per effettuare la compilazione online (quest’ultimo infatti, andrebbe con ogni probabilità a richiedere un compenso extra non previsto), sia perché ci sono dei rischi dovuti ad errori o ritardi di compilazione.

Conclusioni: cosa conviene (davvero) fare?

Alla luce di quanto visto in questo articolo possiamo affermare che, adeguarsi il prima possibile acquistando un Registratore Telematico è senza dubbio la scelta migliore.

Considerando che andrà comunque fatto entro il 30 Giugno, risulta inutile e poco vantaggioso andare a sostenere dei costi extra e accollarsi dei rischi inutili.

Acquistando invece un registratore telematico oggi si manterrebbe la stessa operatività in salone con zero rischi di accertamenti e sanzioni.

Bisogna stare attenti a tutta la disinformazione che si è purtroppo diffusa in queste ultime settimane. Soprattutto, se ancora non hai adeguato il tuo salone, è giunto il momento di prendere con attenzione la giusta decisione per te.

Con UALA, in virtù della partnership con RCH, puoi accedere (ancora per poco tempo) ad un’offerta esclusiva che permette di adeguarsi alla nuova normativa pagando poco. L’offerta sta per finire in quanto anche noi stiamo esaurendo la nostra scorta di registratori telematici.

C’è molto altro ancora

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